SAGGI CRITICI, ARTICOLI E RECENSIONI


L'ARTE DI SALVATORE DE ANGELIS
Tra poetica e tecnica scoprire l'altrove

Saggio critico a cura della dott.ssa Valentina Basile
(Critica d'Arte)

L'ARTE DI SALVATORE DE ANGELIS
Saggio critico a cura del prof. Alberto Mirabella
(Saggista e critico d'Arte)


SALVATORE DE ANGELIS, L'ARTE COME RAGIONE DI VITA
Saggio critico a cura del prof. Antonio Caiazza
(Poeta e storico dell'Arte)


“…l’artista ha vissuto a diretto contatto con la natura. Fermo è il ricordo di tale periodo, del senso di solitudine che gli ispiravano i grigi tramonti e le albe. Egli è giunto alla pittura attraverso una ricerca continua. Nel quadro che recensiamo appare una strada di campagna con una serie di tronchi ai due lati. La strada si allontana prospetticamente e sembra che nasconda in sé una cupa profonda malinconia. Sovrasta l’immagine un cielo nervoso e denso di nubi. Si avverte l’avvicinarsi del temporale: ma s’avverte vieppiù il ritmo trepido di un cuore, che è cosciente della tempesta imminente e tuttavia non sa rintracciare un chiarore, un baluginio, una speranza.”

Paolo Perrone
(Critico d'Arte)



"Il De Angelis è  un  pittore  di  chiara   intuizione cromatica, pervaso da una equilibrata forza persuasiva e di  una profonda suggestione contemplativa, non ha mai  seguito  mode  e correnti, ha voluto essere sempre sé stesso. In virtù di tale forza l’artista, spesso irrequieto, si è accostato anche al senso ecologico della società moderna: e con un suo linguaggio emblematico ha sempre espresso raffigurazioni equilibrate ed ha manifestato suggestive componenti di una bene espressa costruzione ideologica."

Luigi  Pumpo
(Critico d'Arte, direttore del periodico "Presenza"))  



"Salvatore De Angelis  è “un  pittore  di  provate  capacità  tecniche  e  stilistiche, estroso, alla ricerca di  analisi  estetica  per  giungere  alla creazione  del   vero   attraverso   concezioni   astratte,   in un'altalena tra sogno e realtà…"

Giuseppe Citro
(Critico d'Arte)

"Salvatore De Angelis, dopo i tanti esperimenti, si è avviato verso una soluzione pittorica surreale, dove la forza dell’intelligenza prevale con un buon gusto e con dovizia cromatica. Difatti le sue composizioni nascono da un concetto di estrema sobrietà,  di rigore formale mediante il quale l'artista  crea  raffigurazioni di  assoluta  chiarezza,  dove  la  semplicità esteriore si ricollega a forme eterne dell'arte. Tuttavia le superfici pittoriche di De Angelis  sono  pulite  e  levigate sino ad apparire trasparenti ed acquistano un senso  di  elevata spiritualità e purezza. Con un ritmo teso e penetrante Salvatore De Angelis realizza i valori profondi della vita interiore dell’uomo e della contemporaneità, mediante una luce che incide nella ricerca tematica e nelle dimensioni di luce e di prospettiva."

“ARTECULTURA” - Milano –
(Mensile d'Arte contemporanea)

"Attraverso le sue tele è possibile non solo delineare il carattere romantico e solitario, ma anche i riverberi di una società che, in cinquant’anni, ha subito mutazioni e rivoluzioni sociali, disastri e rinascite. De Angelis ha la capacità di fermare un attimo di vita, un frammento, sulla tela, come un demiurgo creatore che dà vita alle emozioni e alle impressioni di un momento, che traspaiono attraverso i colori caldi di cui fa largo uso.
Ha svariato dai paesaggi urbani e bucolici, marini e montani, alla desolazione di un mondo interiore fatto di angosce e di paure, fino a trasfondere, attraverso il surrealismo, temi attuali come la disoccupazione, la droga. Ma anche dietro i suoi dipinti più semplici e di impatto si nascondono i grandi temi della nostra esistenza, l’incertezza dell’essere e l’inquietudine del vivere, alternati alle semplici gioie quotidiane. I colori sgorgano dalle vene di De Angelis come il sangue ed assumono forme impegnate, forme definite e forme impresse di desolazione interiore."

Gaetano Ferrentino, Livio Pastore
(Giornalisti)



"Che dire delle opere esposte dal maestro Salvatore De  Angelis ed in particolare della “Natura morta” con cestino, uva e melagrane: si tratta di un tema antico, che fino al Cinquecento si assegnava ai principianti, ma nel quale ogni artista grande o piccolo ha amato e ama confrontarsi con se stesso e con gli altri. L’originalità di questo manufatto, per chi sa leggere anche tecnicamente l’opera, sta nell’uso del colore, dove ogni tocco di pennello è un fuoco d’artificio che esplode con altri differenti, creando zone variegate di colori policromi, che vanno a costituire senza linee una complessa armonia scenica."

Antonio Caiazza
(Poeta e Storico dell'Arte)



"Salvatore De Angelis propone opere dalle quali traspaiono un'eccellente tecnica pittorica, frutto di anni di ricerca, e riverberi di un divenire, che in mezzo secolo ha subìto mutamenti naturali e rivoluzioni sociali.
Il pittore rappresenta nelle sue tele un attimo dell’eterno divenire, un frammento di natura e dà vita alle proprie emozioni attraverso vividi colori e sapienti pennellate.
La sua pittura, realistica ed impressionistica al tempo stesso, spazia dai paesaggi urbani e naturali, fino a trasfondere, attraverso il surrealismo, il proprio pensiero su temi di coinvolgente attualità.
Oltre alla ricerca di nuove sperimentazioni ed espressioni pittoriche i due temi fondamentali dell’arte  e del messaggio umano del De Angelis sono la sofferenza della condizione umana attuale e l’amore per la propria terra. Questi motivi sono proposti dall’artista con una serie di varianti dettate dalla spinta esterna degli avvenimenti umani, e presentati con una tecnica pittorica in continua evoluzione, risultato di anni di esperienza riconosciutagli egualmente valida, sia dalla critica che dal pubblico."

Giovanni De Angelis
(Insegnante, Esperto di Comunicazione Multimediale)

Il Maestro Salvatore De Angelis è un pittore che ha raggiunto una maturitá artistica che lo rende "unico". Artista straordinario e sensibile che, nel corso della sua lunga attività ha saputo, in maniera sapiente e magistrale, rappresentare, con ogni tecnica e mezzo espressivo (olio, acrilico, acquarello, matita, pastelli, ecc.) qualsiasi soggetto: natura morta, ritratto, nudo, paesaggio. Raffinato conoscitore delle più antiche tecniche pittoriche che esprime appieno nelle sue concrezioni artistiche ma anche fine sperimentatore di nuovi linguaggi e moduli espressivi che ne fanno un artista "modernissimo". De Angelis non è solo dotato di una grande abilità tecnica, è soprattutto un uomo sensibilissimo che esprime il suo "essere interiore" nei paesaggi mesti e ariosi, nelle nature morte dove si sente il "profumo" delle cose, nei ritratti dagli "sguardi profondi" che parlano al cuore, nei nudi sensuali che palpitano suscitando fremiti di gioia. E' difficile collocare il Maestro De Angelis in una "tendenza artistica": la sua pittura è la sintesi di diverse espressioni artistico-­culturali. La sua arte raccoglie ed esprime la grande lezione che proviene dall'arte rinascimentale, fa propria la sensibilità impressionista e dei grandi maestri "naturalisti" dell'ottocento ed affronta con piglio la sfida dell'arte contemporanea. 11 suo modo di dipingere è certamente tradizionale ma non per questo meno attuale perché la vera arte non ha tempo. Le sue composizioni sono un inno alla vita; sensazioni ed emozioni che partono dal cuore e sono rivolte al cuore. Le sue opere non lasciano mai indifferenti; coinvolgono, travolgono e catturano gli occhi, il cuore e la mente dell'osservatore. In ogni sua composizione trasuda e traspare una sensibilitá d'animo, un sentire profondo; e l'amore per l'arte che si celebra e fa festa. L'avvento della fotografia, il cinema, la televisione, internet, hanno posto all'uomo contemporaneo problemi nuovi rispetto alla rappresentazione artistica che si allontanata sempre di piu dalla mimesi per lasciare spazio alla interpretazione. In questo scenario della nostra epoca post-moderna l'opera di De Angelis si pone al centro tra la conservazione della più autentica tradizione pittorica e le nuove esigenze dell'arte contemporanea. Le sue composizioni ricche di evocazioni, echi di vissuti, percezioni del reale, rimandano ad un mondo puro. Intorno a questo nucleo di senso, ruota il vero motore della narrazione e dell'intero complesso di opere del Maestro De Angelis. Le sue composizioni, intrise da colore limpido e purezza del disegno, sono illuminate da una luce tersa e cristallina. L'analitica definizione dei particolari, soprattutto di quelli in primissimo piano, la precisa, quasi iperrealistica raffigurazione, ne fanno un artista concreto the interagisce con la storia del suo tempo, ne coglie le suggestioni, ne evoca le emozioni e gli echi dolenti di una umanità alla ricerca di sé.

Lorenzo Basile
(Pittore)

Le opere di Salvatore De Angelis trasportano in un'altra dimensione, in un'atmosfera irreale ed ideale, in un mondo dove è possibile scoprire anche la propria realtà.
La sua semplicità ha trovato giusta collocazione nel suo spazio vitale, nel silenzio della campagna e nell'armonia del suo studio-laboratorio. Attraverso un lungo percorso creativo egli è riuscito a dare un'impronta personale al suo modo di dipingere.
Non è facile spaziare nel suo mondo pittorico, perché, a seconda del soggetto trattato, l'artista introduce nel suo "io" diverse emozioni, che in seguito prendono forma e consistenza sulla tela. Nei paesaggi, nature morte e fìori si immerge nella natura in modo intimo e personale e ciò si concretizza nella composizione dello sfondo del dipinto in modo del tutto particolare: come se mille piccoli diamanti dessero luce e preparassero la stesura finale dell'opera. In maniera diversa utilizza lo sfondo dei personaggi, delle Crocifissioni e delle Madonne: in questi dipinti lo sfondo dei personaggi è distaccato, silenzioso, quasi timoroso, per dare maggior risalto alla figura posta in primo piano.
In esse vi è un'interpretazione cosmica dell'insieme, dove non trova spazio il sentimento ma la ricerca di una realtà oggettiva che non va interpretata ma solo trasmessa nella sua totalità. In tutte queste diversità di manifestazioni soggettive ed oggettive vi è sempre una grande interpretazione cromatica e una profonda suggestione contemplativa.
Il De Angelis non è il pittore delle mode, ma della sua stessa pittura o, per meglio dire, della sua costante e personale ricerca pittorica. Questa ricerca lo ha portato ad acquisire una tecnica veramente particolare e un'esperienza ben solida, perché basata sulla serietà di chi ama l'arte e vuole suscitare, attraverso essa, un'emozione viva, sincera, reale del proprio cammino pittorico-esistenziale.

Vincenzo Acquaviva
(Giornalista e critico d'Arte)